Questo colossale acquedotto si trova immerso in una località della campagna romana, tra Poli e San Vittorino. Non è visitabile come monumento, dal momento che il sito si trova sulla proprietà del famoso “principe” Urbano Barberini. Il luogo in cui si trova si chiama San Giovanni in campo Orazio, perché le cronache leggendarie ci raccontano che qui sia avvenuto lo scontro mortale degli Orazi e Curiazi.
QUANDO VENNE COSTRUITO – Il ponte fu costruito nel 144 a.C per portare l’acqua marcia a Roma, un’acqua molto pulita e fresca, “pescata” nelle limpide acque del fiume Aniene intorno a Marano Equo. L’opera era costituita da due alti archi in opera quadrata, poi inglobati in un muraglione augusteo in opus reticulatum e ulteriormente rinforzati sotto i Flavi e Adriano.
PERIODO DI VISITA – Abbiamo visitato questo bellissimo monumento quest’anno, in inverno, grazie all’organizzazione delle visite dell’associazione “Ponte Lupo: il Gigante dell’acqua, insieme ad un gruppo di appassionati e soprattutto in compagnia di guide “speciali”, del “principe” Urbano, della moglie Viviana e dalla simpatica attrice Sabina Guzzanti. Poi metteremo in basso il link per contattarli e soprattutto per partecipare alle visite.
NELLE ARTI – Ponte lupo è stato uno dei monumenti più ritratti nel passato, soprattutto durante gli ultimi anni dell’ottocento, in cui un grandissimo acquarellista, Ettore Roesler Franz ne fece uno stupendo acquerello dal titolo: Tivoli Ponte Lupo – Poli 1898.
MENZIONI – Fu menzionato anche in una delle sue pubblicazioni, dal noto storico e archeologo italiano, Antonio Nibby, in “Analisi-storico-topografico-antiquaria de’ Dintorni di Roma”. Al parco Pincio di Roma, se vi capita di fare una passeggiata, si trova il suo busto in marmo.