settembre 4, 2016

Ai piedi della Piramide

Per i 300 anni del Cimitero acattolico di Roma, alla Casa di Goethe sono esposte le opere degli artisti che lo hanno raffigurato

di Paola Biondi

“Il cimitero più solenne che abbia mai visto”, disse il poeta Percy Bysshe Shelley di questo suggestivo spazio romano, di fronte alla Piramide Cestia del Testaccio, che fin dagli anni del Grand Tour ha accolto le spoglie degli stranieri non cattolici. Vi riposano lo stesso Shelley, John Keats, Gregory Corso, il più giovane dei poeti della Beat Generation, il pittore russo Karl Brjullov e August, il figlio di Goethe. Fra gli illustri italiani, Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e il fisico Bruno Pontecorvo.

Con una mostra alla Casa di Goethe, il Cimitero acattolico, che affascinò anche Gabriele D’Annunzio, celebra i suoi 300 anni attraverso le opere in cui è rappresentato.

Documentazione rara

Il progetto, a cura di Nicholas Stanley-Price è sotto il patrocinio di quindici ambasciate, riunisce oltre quaranti fra dipinti, disegni e opere di grafica di autori europei e americani, provenienti da musei e collezioni private.

Ettore Roesler Franz (1845-1907) tratteggia l’intensità del luogo fra alberi e cielo, mentre Jakob Philipp Hackert (1737-1807) ne evoca la serenità addirittura con una scena campestre. Vedute e particolari sono anche immortalati da grande artisti come J.M.W. Turner, Jacques Sablet, Walter Crane e Edvard Munch.

Dove & quando

“Ai piedi della Piramide. Il cimitero per gli stranieri a Roma. 300 anni”, Roma, Casa di Goethe. Info: tel. 06-32650412, www.casadigoethe.it. Dal 23 settembre al 13 novembre.

da Antiquariato, edizione set 2016. Clicca sull’immagine per leggere l’articolo in versione integrale.

Ai piedi della Piramide
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